Pelle Crust e Cuoio da Lavorare
La pelle crust è una tipologia di cuoio grezzo completamente conciato ma non ancora rifinito, cioè un pellame che si può lavorare a mano, solitamente conciato al vegetale. Può essere utilizzato così com'è (nella versione non rifinita) oppure tinto a mano per ottenere particolari e apprezzati effetti sui prodotti finiti.
Cos'è la Pelle Crust?
La pelle crust è una pelle che è stata completamente conciata ma non ancora rifinita. L’accezione odierna di pelle crust, comprende ormai comunemente ogni tipologia di pellame ove siano del tutto completate le lavorazioni ad umido (cioè tutte quelle che avvengono nei bottali) e che sono unicamente da sottoporre a eventuali lavorazioni meccaniche di raffinazione, come ad esempio: palissonatura, rifilatura, smerigliatura (sia da carne che da fiore), pomiciatura e levigatura (cioè il parziale asporto di fiore assai più leggero rispetto alla smerigliatura) o addirittura immediatamente pronte per il processo di rifinizione finale. Questa definizione fa sorgere spontanea la domanda su quale sia allora la differenza tra pelle crust e “cuoio grezzo”, domanda a cui risponderemo nel prossimo paragrafo.
Cuoio Grezzo Vs Pelle Crust
Per cuoio grezzo si intente solitamente un pellame non rifinito conciato al vegetale, di colore naturale, che può essere tinto, stampato, inciso o più in generale personalizzato a mano; mentre per pelle crust, s’intende la macro-categoria di pellami siano essi conciati al cromo che al vegetale, che non hanno ancora subito i processi finali di rifinizione.
Pelle Crust: le origini del termine
In origine si parlava di pelle crust intendendo pellami semplicemente conciati ed asciugati, privi di un completo ingrasso, di tintura e ovviamente di una rifinizione. Queste pelli, che molto spesso erano vitelli o capretti, venivano conciate perlopiù attraverso il metodo della concia vegetale tradizionale e solo successivamente venivano immerse brevemente in una vasca d’acqua per poi essere sottoposte a riconcia, ingrasso ed eventualmente tintura in botte. Infine, grazie ai processi di rifinizione, questo materiale assumeva l’aspetto e le caratteristiche che tutti noi conosciamo e apprezziamo nei prodotti finiti. Per pellame crust s’intendeva quindi un cuoio semplicemente preconciato in umido (da qui i nomi: “Wet-Blue” e “Wet-White”) il quale però aveva già assorbito una cospicua quantità di materiali concianti portando ad alzarne il valore commerciale. Il prezzo di questo prodotto intermedio, tutt’oggi commercializzato, teneva inoltre in considerazione il fatto che il costo di una successiva riconcia sarebbe stato più basso, in quanto si trattava di un materiale in stato avanzato di produzione, la cui qualità era (ed è ancora oggi) immediatamente apprezzabile e valutabile a differenza della pelle grezza con pelo, la quale solitamente appena uscita dal macello viene messa sotto sale per permetterne la conservazione.
Cuoio da Lavorare in vendita
Un ulteriore caso a sé stante riguarda il cuoio da lavorare interamente conciato al vegetale, il quale può essere utilizzato sia nella versione naturale che nella versione tinta in botte senza rifinizione, oltre che rifinita. Il pellame al vegetale specie se ingrassato a sego oppure con ingrassi solfonati, può essere considerato già “bello” così com’è, proprio per il suo aspetto molto naturale. Eventualmente, in fase di vendita, può venire ugualizzato e smerigliato dal lato carne oppure solamente pomiciato dal lato carne ed eventualmente stirato o rullato al fine di lucidare e uniformare il fiore. L’utilizzatore finale può trovare nella pelle crust vegetale una compagna ideale per le proprie creazioni e incisioni e può anche procedere alla tintura della stessa con coloranti, sia a mano che per immersione. Nel primo caso, utilizzando la tecnica a mano, si riescono ad ottenere assai efficaci effetti di invecchiamento tramite variazioni di tonalità. Nel secondo caso, con la tecnica dell’immersione, si ottengono colori omogenei grazie all’utilizzo di contenitori cilindrici contenenti opportuni prodotti e coloranti. Quest’ultima tecnica viene utilizzata solitamente per il cuoio di alto spessore già tagliato a strisce nella produzione di cinture.
Pelle da lavorare per la produzione di scarpe
La pelle grezza migliore da lavorare per la produzione di scarpe fatte a mano è sicuramente Il "crust": questo cuoio grezzo da lavorare, infatti, viene principalmente usato degli artigiani calzaturieri e degli appassionati del settore, i quali, grazie alla loro inventiva e ad una sapiente tecnica di lucidatura, a scarpa ormai finita, applicando grassi, prodotti e cere particolari, riuscendo ad ottenere apprezzatissimi effetti sui loro prodotti finiti.